Regione Veneto Fondo perduto 30% per investimenti fino a 150mila euro in digitalizzazione e modelli di economia circolare
Data inizio: 25/11/2021
In apertura
Data scadenza: 09/02/2022
Impresa Avviata
Agricoltura
Agroindustria/Agroalimentare
Artigianato
Commercio
Cultura
Industria
Pubblico
Servizi/No-Profit
Turismo
Attivo nelle seguenti regioni:
Veneto
Descrizione
Bando per l’erogazione di contributi finalizzati al riposizionamento competitivo delle Piccole e Medie Imprese, al sostegno agli investimenti e alla promozione della digitalizzazione e dei modelli di economia circolare.
Sono agevolabili interventi relativi a innovazione di prodotto, innovazione di processo e riciclo delle materie prime.
Beneficiario
A chi è diretta l'agevolazione?
Sono beneficiarie del bando le micro, piccole e medie imprese attive nel territorio della Regione Veneto.
L'impresa deve esercitare un'attività inclusa nei codici Ateco ammissibili :
Agevolazione
Quali sono le agevolazioni previste?
Contributi a fondo perduto pari al 30% delle spese ammissibili:
-nel limite massimo di euro 150.000,00 (centocinquantamila/00) corrispondenti a una spesa rendicontata e ammessa a contributo pari o superiore a euro 500.000,00;
-nel limite minimo di euro 24.000,00 (ventiquattromila/00) corrispondenti a una spesa rendicontatae ammessa a contributo pari a euro 80.000,00.
Non sono ammesse le domande di partecipazione i cui progetti comportano spese ritenute ammissibili per un importo inferiore a euro 80.000,00.
Scadenza
Quali sono i termini per la presentazione delle domande?
Domande presentabili dalle ore 10.00 del giorno 25 novembre 2021, fino alle ore 12.00 del 9 febbraio 2022.
Interventi ammessi
Quali sono i progetti finanziabili?
Sono spese ammissibili le spese relative all’acquisto, o all’acquisizione nel caso di operazioni di leasing finanziario, di beni tangibili e intangibili e per il sostegno all’accompagnamento dei processi di riorganizzazione e ristrutturazione aziendale, all’introduzione di innovazioni tecnologiche di prodotto e di processo, all’ammodernamento di macchinari e impianti, nonché alla riconversione dell’attività produttiva verso un modello di economia circolare e sviluppo sostenibile e di promozione della digitalizzazione, rientranti nelle seguenti voci:
a) macchinari, impianti produttivi, attrezzature tecnologiche e strumenti tecnologici innovativi in grado di aumentare il tempo di vita dei prodotti e di efficientare il ciclo produttivo. I beni devono essere nuovi di fabbrica5 e funzionali alla realizzazione del progetto proposto;
b) programmi informatici e tecnologie per l’ingegnerizzazione di software/hardware e prodotti, quali brevetti e know-how concernenti nuove tecnologie di prodotti, processi produttivi e servizi forniti, commisurati alle esigenze produttive e gestionali dell'impresa e funzionali alla realizzazione del progetto proposto. Il complesso di tali spese è ammesso nel limite massimo del 50% delle spese di cui alla lettera a);
c) spese per il rilascio, da parte di organismi accreditati da Accredia o da corrispondenti soggetti esteri per la specifica norma da certificare, delle certificazioni UNI EN ISO 14001:2015, UNI CEI EN ISO 50001:2018, “ReMade in Italy”, “Plastica Seconda Vita”, “FSC Catena di Custodia”, “Greenguard” e della registrazione EMAS (Regolamento CE n. 1221/2009); la spesa massima ammissibile per ciascuna tipologia di certificazione è pari a euro 5.000,00 (cinquemila/00), con esclusione di eventuali tasse, imposte e spese anticipate.
d) premi versati per garanzie fornite da una banca, da una società di assicurazione o da altri istituti finanziari, purché relative alla fideiussione. Il complesso di tali spese è ammesso nel limite massimo del 10% delle spese di cui alle precedenti voci a), b) e c).
Le spese dovranno essere sostenute e interamente pagate tra il 1 novembre 2021 e 14 febbraio 2024.
Spese non ammissibili:
a) per arredi, accessori e complementi d’arredo (quali ad esempio tende, tappeti, quadri, lampadari, coperte, asciugamani, lenzuola, cuscini, tovagliati, etc.);
b) inserite in fatture di importo imponibile inferiore a euro 200,00 (duecento/00);
c) in fatture emesse da soggetti sprovvisti di Partita I.V.A.;
d) per interessi debitori e altri oneri finanziari;
e) notarili e relative a imposte, tasse, oneri previdenziali e assistenziali;
f) relative a scorte;
g) per gli aggi (oneri esattoriali o di riscossione);
h) per le perdite su cambio di valuta;
i) relative ad ammende, penali e controversie legali;
j) per la divulgazione e pubblicizzazione discendenti da obblighi di Bando;
k) forfettarie;
l) per royalty derivanti da contratti di licenza o cessione di marchi;
m) relative all'I.V.A., tasse e imposte;
n) per materiale di consumo;
o) di funzionamento per la gestione dell’attività (canoni, abbonamenti, locazioni e fitti, energia, spese telefoniche, prestazioni professionali amministrativo-contabili, cassetta pronto soccorso, RaEE, etc.);
p) di avviamento;
q) relative a beni usati;
r) relative a commesse interne;
s) correlate all’istanza di contributo ovvero di consulenza per la preparazione della rendicontazione o per la predisposizione del progetto;
t) di pubblicità (ad esempio brochure, volantini, inserzioni, insegne, vetrofanie, stampe con loghi, etc.);
u) riferite a investimenti di mera riparazione di macchinari, impianti, hardware e attrezzature già esistenti e utilizzati nel ciclo produttivo;
v) per l’acquisto di autoveicoli destinati al trasporto di merci su strada conto terzi;
w) per l’acquisto di mezzi di trasporto;
x) tutte le altre spese che non rientrano nella voce “spese ammissibili”.
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