Emilia Romagna Fondo Starter Finanziamento agevolato fino a 500mila euro a sostegno della nuova imprenditorialità
Data scadenza: 11/12/2023
Nuove Imprese
Agroindustria/Agroalimentare
Artigianato
Commercio
Cultura
Industria
Servizi/No-Profit
Turismo
Attivo nelle seguenti regioni:
Emilia-Romagna
Descrizione
FONDO STARTER
Por Fesr 2014-2020, Asse 3, Azione 3.5.1 - Contributi per piccole imprese in forma singola o associata
Riapre il fondo Starter a partire dall'8 novembre, ore 10 all'11 dicembre, ore 13.
Beneficiario
Chi sono i beneficiari dell'agevolazione?
Piccole imprese in forma singola o associata, che siano nate in un periodo non antecedente ai 5 anni dalla presentazione della domanda di finanziamento.
Requisiti necessari:
1) iscritte al Registro delle Imprese da meno di 5 anni, alla data di presentazione della domanda;
2) con unità locale in cui si realizza il progetto di investimento in Emilia-Romagna;
3) operanti, come attività principale, nelle seguenti sezioni della classificazione delle attività economiche ATECO 2007:
SEZIONE B “Estrazione di minerali da cave e torbiere”;
SEZIONE C “Attività manifatturiere”;
SEZIONE D “Fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata;
SEZIONE E “Fornitura di acqua; reti fognarie, attività di gestione dei rifiuti e risanamento”;
SEZIONE F “Costruzioni”;
SEZIONE G “commercio all’ingrosso e al dettaglio e riparazione di autoveicoli e motocicli”;
SEZIONE H “Trasporto e magazzinaggio”;
SEZIONE I “Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione”;
SEZIONE J “Servizi di informazione e comunicazione”;
SEZIONE L “Attività immobiliari”;
SEZIONE M “Attività professionali, scientifiche e tecniche”;
SEZIONE N “Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese”;
SEZIONE P “Istruzione”;
SEZIONE Q “Sanità e assistenza sociale”;
SEZIONE R “Attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento”;
SEZIONE S “Altre attività di servizi”.
Agevolazione
Quali sono le agevolazioni previste?
Il Fondo interviene concedendo finanziamenti a tasso agevolato con provvista mista, derivante per il 75% dalle risorse pubbliche del Fondo (Por Fesr 2014-2020) e per il restante 25% da risorse messe a disposizione degli Istituti di credito convenzionati.
Nel caso in cui il richiedente sia un’impresa femminile, la provvista pubblica è pari all’80% del totale e la provvista privata pari al 20%.
I finanziamenti, nella forma tecnica di mutuo chirografario, possono avere la durata compresa tra 18 e 96 mesi (incluso un preammortamento massimo di 18 mesi), ed importo ricompreso tra un minimo di 20 mila euro ad un massimo di 500mila euro.
E’ finanziabile il 100% del progetto presentato.
L’onere effettivo degli interessi a carico dell’impresa beneficiaria, è pari alla media ponderata fra i due seguenti tassi:
-
tasso di interesse pari a 0% per la quota di finanziamento avente Provvista Pubblica (75% ordinario e 80% in caso di imprese femminili);
-
tasso di interesse pari all’Euribor 6 mesi mmp + spread per la quota di finanziamento con Provvista Privata (25% e 20% in caso di imprese femminili). Lo spread sulla provvista privata non potrà essere superiore al 4,99%.
Scadenza
Qual'è la scadenza prevista per la presentazione delle domande di contributo?
Domande presentabili dall'8 novembre, ore 10 all'11 dicembre, ore 13.
Interventi ammessi
Quali sono i progetti finanziabili?
Sono considerate ammissibili le seguenti tipologie di spese:
- investimenti in innovazione produttiva e di servizio, sviluppo organizzativo, messa a punto dei prodotti e servizi da parte di piccole imprese che presentino potenzialità concrete di sviluppo, consolidamento e creazione di nuova occupazione sulla base di piani industriali, prioritariamente negli ambiti della S3, anche attraverso percorsi di rete;
- introduzione e uso efficace nelle piccole imprese di strumenti ICT nelle forme di servizi e soluzioni avanzate con acquisti di soluzioni customizzate di software e tecnologie innovative per la manifattura digitale.
- interventi su immobili strumentali: acquisto, ampliamento e/o ristrutturazione;
- acquisto di macchinari, attrezzature, hardware e software, arredi strettamente funzionali;
- acquisizione di brevetti, licenze, marchi, avviamento;
- spese per partecipazione a fiere e interventi promozionali;
- consulenze tecniche e/o specialistiche;
- spese del personale adibito al progetto;
- materiale e scorte;
- spese locazione dei locali adibiti ad attività;
- spese per la produzione di documentazione tecnica necessaria per la presentazione della domanda (a titolo esemplificativo redazione di business plan).
Nella composizione del progetto d’investimento, le voci di spesa relative a consulenze, personale, materiali e scorte, affitto e spese per la produzione di documentazione tecnica (lettere “e, f, g, h, i” in elenco) non potranno superare complessivamente il 50% del finanziamento richiesto.
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