Regione Marche Contributi a fondo perduto 50% fino a 25.000 euro per la nascita di nuove cooperative

Regione Marche Contributi a fondo perduto 50% fino a 25.000 euro per la nascita di nuove cooperative

Data scadenza: 15/09/2022 
Impresa Avviata Nuove Imprese
Servizi/No-Profit
Attivo nelle seguenti regioniMarche

Descrizione

Marche Contributi per la nascita di nuove cooperative
Legge regionale 16 aprile 2003, n. 5, “Provvedimenti per favorire lo sviluppo della cooperazione”
Obiettivi Con la misura di cui al presente bando, la Regione Marche intende agevolare la nascita di nuove cooperative e loro consorzi per favorire lo sviluppo di nuove attività e nuova occupazione.


Beneficiario

Chi sono i beneficiari dell'agevolazione?

Sono beneficiarie della misura le imprese cooperative ed i loro consorzi, volte all’esercizio di un’attività economica a scopo mutualistico, costituite dal 01/01/2021, fino alla scadenza della presentazione delle domande stesse. In particolare, ai fini del contributo rientrano:

  1. Le cooperative con sede legale ed operativa nel territorio della Regione Marche che siano iscritte all’Ufficio del Registro delle Imprese della Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura nonché all’albo statale delle società cooperative istituito con decreto del Ministero delle Attività Produttive del 23 giugno 2004.
  2. Le cooperative sociali iscritte, oltre a quanto indicato al punto 1, anche all’albo delle cooperative sociali di cui all’art. 3 della L.R. 18/12/2001, n. 34 con sede legale ed operativa nella Regione Marche.

Agevolazione

Quali sono le agevolazioni previste?

Contributi a fondo perduto.

La Regione concede un contributo a fondo perduto per gli investimenti effettuati; per le spese di gestione sostenute nel primo anno di attività (con esclusione di quelle riferite al costo del lavoro) e per l’assistenza tecnica attraverso un tutor in fase di avvio dell'attività, per un periodo comunque non superiore ad un anno, secondo i criteri indicati dal presente bando.

Nel caso di forme di aggregazione tra cooperative possono essere ammessi a finanziamento anche progetti che non abbiano previsto inserimenti lavorativi (ovvero con il personale già in forza).

Sono ammissibili progetti di investimento con importi di almeno € 10.000,00.

L’agevolazione viene concessa come contributo in conto capitale nella misura del 50% delle spese per gli investimenti effettuati, il contributo massimo non potrà superare i € 25.000,00.

Il contributo per le spese di gestione e per l’assistenza tecnica prestata da un Tutor, è riconosciuto nei limiti del 20% dell’investimento realizzato, che fanno parte integrante del progetto di investimento complessivo per la creazione della nuova impresa cooperativa.

La dotazione finanziaria è di € 350.000,00.


Scadenza

Qual'è la scadenza prevista per la presentazione delle domande di contributo?

Domande presentabili dal 30 giugno 2022 fino al 15 settembre 2022.


Interventi ammessi

Quali sono i progetti finanziabili?

Sono spese ammissibili le imprese cooperative ed i loro consorzi, volte all’esercizio di un’attività economica a scopo mutualistico, costituite dal 01/01/2021, fino alla scadenza della presentazione delle domande stesse.

La Regione concede un contributo a fondo perduto per gli investimenti effettuati; per le spese di gestione sostenute nel primo anno di attività (con esclusione di quelle riferite al costo del lavoro) e per l’assistenza tecnica attraverso un tutor in fase di avvio dell'attività, per un periodo comunque non superiore ad un anno, secondo i criteri indicati dal presente bando.

Nel caso di forme di aggregazione tra cooperative possono essere ammessi a finanziamento anche progetti che non abbiano previsto inserimenti lavorativi (ovvero con il personale già in forza).

a) Spese di investimento

Gli investimenti ammissibili sono quelli connessi alle seguenti tipologia di spesa: 

  • installazione di impianti finalizzati all’espletamento dell’attività tipica della cooperativa e loro consorzi, sia in immobili di proprietà, sia in immobili in locazione, inclusi gli investimenti per la gestione energetico-ambientale;
  • acquisto di attrezzature e macchinari, hardware e attrezzature per ufficio (arredi da ufficio, centralini telefonici, computers, tablet, smartphone e impianti necessari per il funzionamento di quest’ultimi), autoveicoli nuovi (sono finanziabili esclusivamente quelli strumentali al tipo di attività espletata), software e allacciamento a reti telematiche;
  • marchi, brevetti, e licenze d’uso.

Nel caso si tratti di acquisto di impianti, attrezzature, macchinari e autoveicoli non nuovi di fabbrica, dovrà essere prodotta perizia giurata (resa da un perito abilitato competente nella materia ed iscritto regolarmente al relativo Albo professionale).

Sono ammesse le spese sostenute (fatturate e interamente pagate) dal 01/01/2021 fino la fine del progetto.

 

b) Spese di gestione

Le spese di gestione ammissibili sono orientativamente quelle sostenute per il primo anno di attività per:

  • spese per la predisposizione del progetto: l’importo massimo ammissibile è pari a €. 1.500,00;
  • canoni di locazione per macchinari e attrezzature e canoni locazione di immobili, questi ultimi comunque previsti da contratti registrati presso l'Ufficio del Registro e spese per la manutenzione e l’assistenza tecnica di macchinari e attrezzature ammesse a finanziamento;
  • consulenze organizzative per lo sviluppo dell’impresa;
  • spese generali forfettarie non oltre il 5% delle spese di investimento totali, che includono spese per consulenze e tenuta di spese contabili, spese per cancelleria, telefoniche e utenza internet, spese per consumi di energia elettrica, acqua e riscaldamento ed eventuali altre spese di cui sia documentata la necessità ai fini della realizzazione dell’attività proposta, richieste in sede di progetto ed approvate dal Settore competente della Regione Marche (sono escluse le spese notarili per la costituzione della cooperativa).
 

c) Tutor

La cooperativa e loro consorzi possono proporre un tutor, singolo professionista o società, di fiducia o avvalersi della facoltà di non richiedere il tutor ed il relativo contributo. In ogni caso il tutor, singolo professionista o società, deve essere esperto in materia di gestione di società cooperative, per il quale viene riconosciuto un limite massimo di spesa pari a € 1.500,00.

Non sono ritenute ammissibili le seguenti spese:

  1. oneri per imposte, concessioni, di urbanizzazione, per spese notarili, spese bancarie, interessi passivi, e altri oneri meramente finanziari, avviamento e acquisto di licenze autorizzative per lo svolgimento dell’attività;
  2. spese relative a beni in comodato;
  3. spese che hanno beneficiato di contributi pubblici considerati Aiuti di Stato, incluso il regime De Minimis e Temporary Framework;
  4. spese di ammortamento relativi ad attivi materiali ed immateriali che hanno beneficiato di contributi pubblici considerati Aiuti di Stato, incluso il regime De Minimis e Temporary Framework;
  5. spese relative a commesse interne;
  6. spese regolate attraverso cessione di beni o compensazione di qualsiasi genere tra il beneficiario ed il fornitore;
  7. spese relative a beni usati e/o acquistati con il sistema della locazione finanziaria (leasing);

Non sono ammessi, inoltre:

  1. pagamenti effettuati in contanti e/o tramite compensazione di qualsiasi genere tra il beneficiario ed il fornitore (esempio: permuta con altri beni mobili e/o immobili, lavori, forniture, servizi, ecc.);
  2. spese effettuate e/o fatturate all’impresa beneficiaria dal legale rappresentante, dai soci dell’impresa e da qualunque altro soggetto facente parte degli organi societari e di amministrazione della stessa, ovvero dal coniuge o parenti ed affini entro il terzo grado in linea diretta, o collaterale dei soggetti richiamati;
  3. spese effettuate e/o fatturate da impresa nella cui compagine sociale siano presenti i soci e i titolari di cariche e qualifiche dell’impresa beneficiaria, ovvero i loro coniugi o parenti ed affini entro il terzo grado in linea diretta, o collaterale dei soggetti richiamati;
  4. la fatturazione e/o la vendita dei beni oggetto del contributo nonché la fornitura di consulenze alle imprese beneficiarie del contributo da parte di imprese, società o enti con rapporti di controllo o collegamento art. 2359 del c.c. o che abbiano in comune soci, amministratori, o procuratori con poteri di rappresentanza;
  5. qualsiasi forma di auto fatturazione;
  6. fatture con importo inferiore ad € 100,00;
  7. pagamenti effettuati a soggetti sprovvisti di partita iva;
  8. spese effettuate in economia o per conto proprio;
  9. canoni riferiti a licenze d’uso;
  10. spese non riconducibili all’elenco precedente.

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