DL Natale Ristori per le attività di somministrazione di alimenti e bevande
Data scadenza: 31/01/2021
Impresa Avviata
Commercio
Servizi/No-Profit
Attivo nelle seguenti regioni:
Abruzzo
Basilicata
Calabria
Campania
Emilia-Romagna
Friuli-Venezia Giulia
Lazio
Liguria
Lombardia
Marche
Molise
Piemonte
Puglia
Sardegna
Sicilia
Toscana
Trentino-Alto Adige
Umbria
Valle d'Aosta
Veneto
Tutte le regioni
Descrizione
Nel decreto legge di Natale approvato in Consiglio dei Ministri il 18 dicembre vengono previsti ristori per le attività che si occupano della somministrazione di alimenti e bevande.
Le misure sono volte a mitigare l'impatto delle ulteriori disposizioni per fronteggiare i rischi sanitari connessi alla diffusione del Coronavirus e delle ulteriori chiusure disposte per le festività di fine anno volte a ridurre assembramenti e scongiurare una terza ondata di contagi Covid-19
Interventi ammessi
Il decreto prevede lo stanziamento di 645 milioni di euro da destinare alle attività dei servizi di ristorazione con Codice Ateco 56, ossia quelle di somministrazione di alimenti e bevande che subiranno un calo del fatturato a causa delle misure previste per le festività di fine anno.
Il DL 18 dicembre 2020 n.172 prevede infatti nuove misure restrittive per il periodo natalizio (art.1) e ulteriori sostegni a favore delle attività di ristorazione (art.2).
L’importo del contributo a fondo perduto sarà pari a quello già stanziato dal Decreto Rilancio.
Restano escluse tutte le altre attività economiche pur interessate a restrizioni e limitazioni dal medesimo provvedimento.
Quali sono in concreto le attività che possono accedere all'agevolazione?
I codici Ateco interessati sono indicati nell’Allegato 1 del DL 172/2020, pubblicato in Gazzetta Ufficiale n.313 del 18 dicembre ed entrato in vigore il giorno successivo.
- 561011 – Ristorazione con somministrazione
- 561012 – Attività di ristorazione connesse alle aziende agricole
- 561020 – Ristorazione senza somministrazione con preparazione di cibi da asporto
- 561030 – Gelaterie e pasticcerie
- 561041 – Gelaterie e pasticcerie ambulanti
- 561042 – Ristorazione ambulante
- 561050 – Ristorazione su treni e navi
- 562100 – Catering per eventi, banqueting
- 562910 – Mense
- 562920 – Catering continuativo su base contrattuale
- 563000 – Bar e altri esercizi simili senza cucina
Altre informazioni utili in merito al contributo che sarà erogato.
- è riconosciuto un contributo a fondo perduto a favore dei soggetti che, alla data del 19 dicembre 2020, hanno la partita Iva attiva e dichiarano di svolgere come attività prevalente una di quelle riferite ai codici ATECO precedentemente identificati;
- il contributo spetta esclusivamente ai soggetti che hanno già beneficiato del contributo a fondo perduto di cui all'art. 25 del decreto “Rilancio” (D.L. 19 maggio 2020, n. 34, convertito con modifiche dalla Legge 17 luglio 2020, n. 77), che non abbiano restituito tale ristoro, ed è corrisposto dall'Agenzia delle Entrate mediante accreditamento diretto sul conto corrente bancario o postale sul quale è stato erogato il precedente contributo;
- l'ammontare del contributo - pari al contributo già erogato ai sensi del citato art. 25 del D.L. n. 34/2020 - non può comunque essere superiore a 150mila euro;
- il contributo non spetta ai soggetti che hanno attivato la partita Iva a partire dal 1° dicembre 2020;
- si applicano, se compatibili, i commi da 7 a 14, dell'art. 25 del medesimo decreto “Rilancio”;
- a tal fine sono stati stanziati 455 milioni di euro per il 2020 e 190 milioni per il 2021.
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