Contributi Ricerca e Sviluppo 2020 Bonus 12%+15% Energie Rinnovabili
Data scadenza: 30/09/2020
Impresa Avviata
Nuove Imprese
Agricoltura
Artigianato
Commercio
Industria
Turismo
Attivo nelle seguenti regioni:
Abruzzo
Basilicata
Calabria
Campania
Emilia-Romagna
Friuli-Venezia Giulia
Lazio
Liguria
Lombardia
Marche
Molise
Piemonte
Puglia
Sardegna
Sicilia
Toscana
Trentino-Alto Adige
Umbria
Valle d'Aosta
Veneto
Tutte le regioni
Descrizione
Bonus del 50% per spese di ricerca e sviluppo
Agevolazioni per le imprese del settore delle energie rinnovabili
Beneficiario
A chi è rivolto il Bonus Ricerca e Sviluppo ?
Il bonus e le agevolazioni fiscali Ricerca e sviluppo sono destinati alle imprese di qualsiasi forma giuridica che effettuano investimenti in attività di Ricerca e Sviluppo.
Sono beneficiarie del bando anche le imprese che operano nel settore delle energie rinnovabili.
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Agevolazione
Quali sono le agevolazioni previste dal Bando Ricerca e Sviluppo?
Il bonus ricerca e sviluppo prevede agevolazioni fiscali, le imprese sono beneficiarie di un credito d'imposta.
Credito d'imposta fino ad un massimo del 50%.
Il credito d'imposta di base riconosciuto è pari al 25% delle spese ammissibili.
L'agevolazione è elevata al 50% per alcune spese, tra cui: spese del personale titolare di un rapporto di lavoro subordinato direttamente impiegato nell'attività di ricerca e, nel caso di attività di ricerca e sviluppo commissionate a terzi, solo per i contratti stipulati con Università, Enti e organismi di ricerca e con startup e piccole e medie imprese indipendenti.
Il bonus è riconosciuto, per ogni anno e per ciascun beneficiario, fino all'importo massimo di 5 milioni di Euro, purchè vengano rispettate queste condizioni:
-la spesa per investimenti in Ricerca e Sviluppo sia per ogni anno pari ad almeno Euro 30.000;
-tale spesa sia incrementale, cioè ecceda la media degli stessi investimenti effettuati dall'impresa nei 3 anni precedenti a quello in corso.
Il credito d’imposta può essere utilizzato, anche in caso di perdite, a copertura di un ampio insieme di imposte e contributi.
Il beneficio è cumulabile con:
- Superammortamento e Iperammortamento
- Nuova Sabatini
- Patent Box
- Incentivi alla patrimonializzazione delle imprese (ACE)
- Incentivi agli investimenti in Start up e PMI innovative
- Fondo Centrale di Garanzia
Scadenza
Qual'è la scadenza prevista dalle Agevolazioni Ricerca e Sviluppo?
Le domande per l'accesso alle agevolazioni fiscali previste dal bando Ricerca e Sviluppo sono presentabili fino ad esaurimento fondi.
Interventi ammessi
Quali sono le spese ammissibili e i progetti finanziabili dal Bando R&S?
Sono spese ammissibili le spese sostenute nel settore della ricerca e dello sviluppo, al fine di aumentare l'innovazione e la loro competitività.
Sono agevolabili tutte le spese relative a ricerca fondamentale, ricerca industriale e sviluppo sperimentale: costi per personale altamente qualificato e tecnico, contratti di ricerca con università, enti di ricerca, imprese, start up e PMI innovative, quote di ammortamento di strumenti e attrezzature di laboratorio, competenze tecniche e privative industriali
Sono costi ammissibili in dettaglio quelli connessi alle attività di ricerca e sviluppo:
-Costi del personale altamente qualificato e non impiegato in attività di ricerca e sviluppo;
-Quote di ammortamento spese di acquisizione o utilizzazione di strumenti e attrezzature di laboratorio;
-Spese sostenute per stipulare contratti di ricerca;
-Spese per acquisire competenze tecniche e privative industriali relative a un'invenzione industriale o biotecnologica.
Inoltre sono spese ammissibili, ma solo per le imprese non soggette a revisione legale dei conti e prive di un collegio sindacale, i costi sostenuti per la certificazione contabile, nel limite di Euro 5.000.
Sono spese ammissibili studi di fattibilità, ricerche, progettazioni e sviluppo sperimentali finalizzati all'adeguamento, ammodernamento e sviluppo di nuove tecnologie su generatori eolici usati.
Nel dettaglio sono spese ammissibili:
1. Studio dettagliato della situazione attuale e prime considerazioni su fattibilità (normativa, tecnica, economica);
2. Analisi dell’attuale gestione del processo e ipotesi di miglioramento allo scopo;
3. Ricerca di mercato sui generatori esistenti in vendita, raffrontandoli con quelli che si intendono rigenerare, con focus su aspetti tecnici, economici e commerciali;
4. Analisi di prima fattibilità e relativa Analisi Costi Benefici preliminare;
5. Studio del quadro normativo ed autorizzativo, con individuazione delle procedure e delle attività autorizzative necessarie all’installazione dell’aerogeneratore-prototipo;
6. Individuazione del sito d’installazione, analisi d’idoneità finalizzata alle esigenze del processo di R&S;
7. Analisi delle modalità funzionali del generatore usato prescelto, con focus sullo sviluppo dei dispositivi elettronici ed informatici di gestione/controllo (messa a punto elettromeccanica, programmazione del PLC, web access per la gestione della telemetria);
8 Produzione, sulla base dei risultati della fase precedente, di un nuovo aerogeneratore-prototipo, con funzionamento analogo ma migliorato e/o potenziato (reverse engineering);
9. Installazione dell’aerogeneratore-prototipo e avvio delle prime attività di R&S in campo;
10. Verifica delle ipotesi formulate in studio/laboratorio, di cui ai punti precedenti (in particolare, anche ai fini commerciali, la programmazione del PLC e la gestione remota dei dati rilevati con telemetria);
11. Analisi delle eventuali soluzioni correttive e/o migliorative, loro applicazione all’aerogeneratore prototipo;
12. Validazione delle scelte effettuate e definizione finale delle versioni “beta” delle soluzioni elettroniche ed informatiche;
13. Attività volte alla raccolta e messa a sistema di quanto necessario per il conseguimento della certificazione dell’aerogeneratore-prototipo, ai fini della sua messa in esercizio.
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