Bando investimenti produttivi Contributi a fondo perduto 70% per piani industriali nella Regione Marche
Data scadenza: 30/09/2022
Impresa Avviata
Agroindustria/Agroalimentare
Artigianato
Industria
Servizi/No-Profit
Attivo nelle seguenti regioni:
Marche
Descrizione
Il bando promuove la realizzazione di piani industriali di sviluppo a carattere strategico e ad elevato impatto occupazionale sul territorio regionale, con l’obiettivo di stimolare il rilancio del sistema produttivo regionale e aumentare il grado di attrattività delle Marche.
Beneficiario
Chi sono i beneficiari dell'agevolazione?
Sono beneficiarie del bando le imprese che esercitano attività diretta alla produzione di beni e di servizi, compresi organismi di ricerca con forma giuridica privata, ad esclusione delle imprese agricole e di quelle operanti nel settore del commercio e nei settori finanziario, assicurativo. Le imprese immobiliari sono ammesse a condizione che l’investimento sia funzionale al programma di investimento produttivo del gruppo industriale di appartenenza o dell’impresa industriale collegata in termini proprietari e presentato congiuntamente.
Le imprese possono presentarsi anche congiuntamente tra loro sulla base di un piano industriale integrato di filiera.
Agevolazione
Quali sono le agevolazioni previste?
Contributi a fondo perduto fino al 70% delle spese ammissibili.
Dotazione finanziaria complessiva pari a 4.100.000 euro.
Scadenza
Qual'è la scadenza prevista per la presentazione delle domande di contributo?
Domande presentabili fino al 30 settembre 2022.
Interventi ammessi
Quali sono i progetti finanziabili?
A. Sostenere la crescita, l’espansione e il rafforzamento competitivo delle imprese sul territorio;
B. Promuovere l’attrazione di investimenti da parte di imprese extraregionali nelle Marche, e in particolare da parte dei marchigiani nel mondo;
C. Favorire il rientro di unità produttive strategiche precedentemente delocalizzate (Reshoring);
D. Supportare interventi per il salvataggio e la reindustrializzazione di imprese in difficoltà.
Risultati che dovranno essere raggiunti dai piani industriali messi in atto:
− un significativo impatto occupazionale o, nel caso del salvataggio e della reindustrializzazione di imprese in difficoltà, il mantenimento dei posti di lavoro esistenti;
− un aumento del livello tecnologico e di sostenibilità delle produzioni regionali;
− una riqualificazione delle filiere locali o una riconversione e diversificazione produttiva, in particolare nelle aree maggiormente colpite da crisi industriale.
Il Programma di investimento, deve essere obbligatoriamente realizzato nella Regione Marche e deve contemplare almeno uno dei seguenti progetti di investimento di cui ai punti A e/o B:
A. Investimento per l’espansione della capacità produttiva, attraverso la previsione di una delle seguenti tipologie:
A.1 Realizzazione di un nuovo insediamento produttivo;
A.2 Ampliamento di una unità produttiva esistente;
A.3 Recupero e riqualificazione di una unità produttiva esistente
B. Realizzazione di infrastrutture di ricerca e/o infrastrutture tecnologiche3 , quali centri di competenza rivolti a fornire al mercato servizi per l’innovazione tecnologica.
Soddisfatto il requisito di ammissibilità di cui alle tipologie A e B, al programma possono essere aggiunti ulteriori eventuali progetti coerenti con gli obiettivi dell’investimento e rientranti nelle seguenti tipologie:
C. Ricerca industriale e/o sviluppo sperimentale;
D. Innovazione nelle PMI;
E. Innovazione energetico-ambientale e in particolare: tutela ambientale, efficienza energetica, cogenerazione ad alto rendimento, riciclo e riutilizzo dei rifiuti;
F. Formazione dei lavoratori e dei tecnici;
G. Sostegno all’occupazione nel caso di impiego di personale rientrante nelle categorie svantaggiate, inclusi i disoccupati, ai sensi dei regolamenti europei.
L’Accordo deve obbligatoriamente garantire, alla fine del programma di investimento, l’incremento occupazionale, presso la sede produttiva oggetto dell’insediamento, ampliamento, o recupero, di almeno 20 unità lavorative (espresso in ULA) ulteriori rispetto al numero dei lavoratori impiegati alla data del 31 dicembre 2021. Nel caso di raggruppamenti temporanei di imprese (R.T.I.) tale valore minimo è incrementato del numero di soggetti partecipanti. L’incremento deve essere realizzato attraverso assunzioni con contratto a tempo indeterminato.
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