Sardegna Contributi fondo perduto 70% per gli investimenti delle aziende agricole
Data scadenza: 31/01/2024
Impresa Avviata
Agricoltura
Attivo nelle seguenti regioni:
Sardegna
Descrizione
Regione Sardegna
Contributi a fondo perduto fino al 70% per la ristrutturazione e l’ammodernamento delle strutture produttive mediante investimenti mirati all’obiettivo di migliorare le prestazioni economiche e la sostenibilità globali dell'azienda agricola.
Incentivi per investimenti in macchinari, attrezzature, beni immobili, investimenti immateriali e spese generali
Beneficiario
Chi sono i beneficiari dell'agevolazione?
Sono beneficiari dell'agevolazione le imprese agricole, singole o associate (imprese costituite in forma societaria) operanti nella regione Sardegna.
Agevolazione
Quali sono le agevolazioni previste?
Contributi a fondo perduto nella percentuale del 40% per le aziende ricadenti in zone non svantaggiatee nella misura del 60% per quelle ricadenti in zone con svantaggi naturali.
Per i giovani agricoltori, le percentuali di aiuto possono raggiungere il 50% ed il 70%, rispettivamente.
Le risorse disponibili per il presente bando ammontano a € 12.000.000,00.
Scadenza
Quali sono i termini di presentazione delle domande?
Domande presentabili entro il 31.1.2024.
Interventi ammessi
Quali sono i progetti finanziabili?
Sono spese ammissibili:
- acquisizione, costruzione o miglioramento di beni immobili;
- acquisto di nuovi macchinari e attrezzature fino a copertura del valore di mercato del bene;
- spese generali in percentuale non superiore al 10% degli investimenti ammessi a contributo;
- investimenti immateriali, in particolare:
a. investimenti per il miglioramento e adeguamento delle condizioni fondiarie, strutturali e delle
dotazioni aziendali: acquisizione, costruzione, ristrutturazione o ampliamento dei fabbricati aziendali e delle strutture produttive, per lo stoccaggio delle scorte e il ricovero del parco meccanico aziendale; miglioramenti agrari e sistemazione dei terreni;
b. investimenti per il risparmio e l’efficientamento energetico, impianti per l’utilizzo in azienda di fonti energetiche rinnovabili (biomassa derivante da scarti aziendali, biogas derivante da effluenti di allevamento, energia solare e eolica senza utilizzo di suolo) a tal fine dimensionati per una capacità produttiva non superiore al consumo medio annuale, combinato di energia termica ed elettrica dell’azienda agricola (compreso il consumo familiare);
c. investimenti per impianti e opere di gestione delle deiezioni e dei reflui zootecnici; riutilizzo dei reflui e/o impiego alternativo dei prodotti, dei sottoprodotti e/o dei rifiuti;
d. investimenti per la sostituzione o l’incapsulamento e smaltimento di coperture e parti in cemento amianto;
e. investimenti per impianti per la produzione di specie vegetali poliennali: realizzazione ex novo di impianti di colture arboree o arbustive, ristrutturazione di impianti esistenti (modifica della forma di allevamento al fine di introdurre la meccanizzazione delle operazioni colturali e della raccolta, reinnesto, totale o parziale e reimpianto, comprese opere ed interventi fondiari connessi);
f. investimenti per il miglioramento degli allevamenti (strutture per il ricovero degli animali, macchine, attrezzature e impianti di mungitura, estensivizzazione, razionalizzazione e miglioramento dei pascoli);
g. investimenti per la realizzazione di recinzioni e il ripristino di muretti a secco;
h. investimenti per terrazzamenti, ciglionamenti, affossature per la regimazione delle acque superficiali;
i. investimenti per il miglioramento delle dotazioni infrastrutturali della azienda (viabilità ed elettrificazione aziendale);
l. investimenti per dotazioni aziendali: acquisto di attrezzature funzionali alle attività di allevamento e controllo dei processi produttivi (impianti, macchine e macchinari in genere, compresi hardware e software e l’impiantistica di collegamento), acquisto di macchine e attrezzature per l’esecuzione delle operazioni colturali e di allevamento; acquisto di macchine, attrezzature e impianti per la gestione delle operazioni collegate al ciclo dei prodotti agricoli; automezzi per l’esercizio dell’apicoltura nomade o per il trasporto del bestiame;
m. investimenti per opere di approvvigionamento idrico; razionalizzazione e/o riduzione dei consumi
idrici; ricerche idriche e opere di provvista di acqua, anche per usi irrigui, impianti di potabilizzazione
delle acque, sistemi per il controllo ed il risparmio idrico, impianti di irrigazione;
n. investimenti per la protezione delle colture e degli allevamenti da alcune avversità atmosferiche e da attacchi di fauna selvatica (es.: reti antigrandine, recinzioni antipredazione, sistemi di allerta e video sorveglianza); o. investimenti immateriali: acquisizione o sviluppo di programmi informatici e acquisizione di brevetti e licenze.
Il volume massimo di investimento per singolo progetto è fissato in € 300.000,00; non è consentita la presentazione di domande di sostegno per un volume d’investimenti inferiore a 15.000 euro.
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