Regione Marche Contributi a fondo perduto per allevatori di bovini o bufalini da latte

La Regione Marche intende sostenere la ripresa e lo sviluppo del tessuto produttivo agricolo per dare una risposta alla situazione di crisi che, in conseguenza dell’interruzione delle attività dall’inizio del periodo di diffusione del virus COVID-19, sta colpendo in misura maggiore le aziende zootecniche che producono latte bovino e bufalino. In tale contesto, l’intervento è finalizzato a fornire liquidità alle imprese per non mettere a rischio la continuità delle attività aziendali.

Chi sono i beneficiari dell'agevolazione?

Sono beneficiarie della misura impernditori Agricoli che operano nel settore lattiero caseario, con sede legale od operativa nella Regione Marche.

Quali sono le agevolazioni previste?

Contributi a fondo perduto.

Il sostegno è concesso in forma di contributo forfettario a fondo perduto per azienda in relazione alla stima della perdita del fatturato relativa alle attività lattiero casearie aziendali come di seguito indicato: 

A. Massimo fino a € 75,00 per vacca/bufala in lattazione (sono ammissibili i capi di sesso femminile di almeno 25 mesi di età presenti in BDN alla data del 31/12/2021 al netto del 10% dei capi di cui sopra considerati in asciutta);

B. Massimo fino a € 140,00 per vacca in lattazione (sono ammissibili i capi di sesso femminile di almeno 25 mesi di età presenti in BDN alla data del 31/12/2021 al netto del 10% dei capi di cui sopra considerati in asciutta) solo nel caso di allevamento inserito nel circuito della filiera latte alta qualità QM (Qualità Garantita dalle Marche). È possibile sommare i contributi di cui alle lettere A e B .

Dotazione finanziaria assegnata: € 350.000,00.

Qual'è la scadenza prevista per la presentazione delle domande di contributo?

Domande presentabili fino al 31 marzo 2022.

Quali sono i progetti finanziabili?

L’intervento consiste nel pagamento di un aiuto “una tantum” ad azienda per far fronte alla riduzione di liquidità e alla contemporanea esigenza di effettuare le spese necessarie all’applicazione delle norme di sicurezza sanitaria legate alla pandemia da COVID–19.