Contributi a fondo perduto per l'avviamento di studi professionali Regione Friuli Venezia Giulia
Data scadenza: 31/12/2020
Agricoltura
Artigianato
Commercio
Industria
Turismo
Attivo nelle seguenti regioni:
Friuli-Venezia Giulia
Descrizione
Contributi a fondo perduto pari al 50% per l'avvio di studi professionali - Regione Friuli Venezia Giulia
Domande presentabili fino ad esaurimento fondi
AREA GEOGRAFICA: Regione Friuli Venezia Giulia
SPESE FINANZIATE: Spese connesse all'avvio di nuovi studi professionali
CONTRIBUTI : Contributo a fondo perduto pari al 50%
Riceverai una risposta se hai i requisiti per accedere al bando e le modifiche da apportare per ottimizzare il contributo.
Beneficiario
Sono beneficiari del bando privati, studi associati, società e società tra professionisti della Regione Friuli Venezia Giulia.
Agevolazione
Contributi a fondo perduto pari al 50% delle spese ammissibili.
Scadenza
Domande presentabili fino ad esaurimento fondi
Interventi ammessi
Sono spese ammissibili le spese strettamente connesse all’avvio e al funzionamento dei primi tre anni di attività professionale, sostenute entro la scadenza del triennio.
Possono riguardare spese da sostenere e/o spese sostenute nei 12 mesi precedenti la data di presentazione della domanda.
Voci di spesa ammissibile a contributo:
- attrezzature tecnologiche finalizzate all’impianto e allo svolgimento dell’attività, comprese le relative spese per l’installazione;
- arredi;
- beni strumentali, macchine d’ufficio, attrezzature, anche informatiche;
- software;
- realizzazione o revisione di un sito internet;
- spese per l’attivazione di un indirizzo di posta elettronica certificata e suo mantenimento;
- sistemi di sicurezza per contrastare atti criminosi, quali impianti di allarme, blindature, porte e rafforzamento serrature, telecamere antirapina e sistemi antifurto, casseforti, nonché interventi similari; tali spese non possono essere effettuate per l’abitazione principale;
- costi di iscrizione per partecipazione a fiere, manifestazioni, eventi e congressi in ambito nazionale e internazionale afferenti al settore di appartenenza;
- abbonamenti a pubblicazioni specializzate e a banche dati;
- acquisto di testi;
- materiali e servizi relativi a pubblicità e attività promozionali;
- adempimenti previsti per legge per l’avvio dell’attività professionale;
- adeguamento o ristrutturazione dei locali adibiti o da adibire all’esercizio dell’attività professionale, se diversi dall’abitazione principale. Rientrano le spese sostenute per opere edili, per realizzazione o adeguamento di impiantistica generale e relative spese di progettazione, direzione e collaudo, nei limiti massimi fissati ai sensi del decreto del Presidente della Regione 20 dicembre 2005, n. 453 (legge regionale 31 maggio 2002, n.14 articolo 56, comma 2. Determinazione aliquote spese di progettazione, generale e di collaudo). Il limite massimo di spesa è pari a 10.000,00 euro e l’immobile oggetto dell’intervento deve essere di proprietà del beneficiario o nella disponibilità dello stesso mediante adeguato titolo almeno fino al termine di scadenza del vincolo di destinazione dei beni;
- locazione dei locali adibiti all’esercizio dell’attività professionale, se diversi dall’abitazione principale, nel limite massimo di spesa pari a 10.000,00 euro e per il periodo massimo finanziabile di dodici mesi;
- premio e spese di istruttoria per l’ottenimento di garanzie, in forma di fideiussioni, rilasciate nell’interesse del professionista beneficiario da banche o istituti assicurativi, nel limite di spesa massima pari a 2.000,00 euro;
- oneri finanziari relativi all’effettuazione dell’operazione di microcredito con riguardo agli interessi passivi e alle spese di istruttoria e di perizia, nel limite di spesa massima pari a euro 1.000,00.
Sono ammissibili le spese al lordo dell’IVA, qualora l’imposta sia indetraibile e rappresenti un costo riconoscibile.
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